RISCHIO SISMICO NELLA NORMATIVA ITALIANA

Workshop 1

27 Giugno | 10.30 – 12.00 : Aula 1

coord.: ing. A.Barocci

La sensibilità verso la prevenzione del rischio sismico ha avuto da parte del Legislatore un’accelerazione negli ultimi anni, anche sulla spinta delle esperienze ed evidenze emerse dalle conseguenze dei più recenti eventi sismici che hanno colpito il Paese.

Oltre alla questione prioritaria della salvaguardia della vita, e quella altrettanta importante della business continuity – per le implicazioni economiche che un sisma ha su un intero territorio in termini di ricchezza e posti di lavoro – altre dimensioni, come quella ambientale, vanno assumendo centralità ed attenzione.

E’ così che l’obbligo di valutare anche gli scenari incidentali derivanti da eventi naturali (come terremoti e inondazioni) è stato introdotto nella nuova direttiva Seveso III del 2015 per gli impianti a rischio rilevante, così come accade in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro, dove è oramai consolidato orientamento della giurisprudenza che il contenuto della valutazione dei rischi debba configurarsi in termini di omnicomprensività.

Se, forse tardivamente, la normativa tecnica per le costruzioni ha introdotto e sviluppato prima di tutte le altre il tema della vulnerabilità sismica, quest’ultimo è oggi diventato un aspetto non più riducibile al solo campo delle strutture e delle costruzioni, ma deve necessariamente essere affrontato sotto più prospettive, con una visione ed una conoscenza in grado di raccordare le varie discipline che regolamentano il settore civile, dell’impiantistica e della sicurezza. Il workshop si propone di comporre e coordinare almeno le tre diverse principali prospettive attraverso cui il rischio sismico viene trattato nella legislazione e normativa tecnica italiane: quella delle costruzioni, quella degli impianti e quella della sicurezza nei luoghi di lavoro

10.30 – 11.00 : Rel.1